Fibromialgia o sindrome fibromialgica? Segni e sintomi.

La Fibromialgia viene identificata invariabilmente come malattia e come sindrome.

segni ed i sintomi clinici sono elementi che caratterizzano un’anomalia potenzialmente correlata ad una condizione di interesse medico.

Si parla di segno clinico quando ci si trova ad osservare un reperto patologico oggettivo riconoscibile dal medico all’esame obiettivo del paziente. I segni sono un insieme di reperti obiettivi di alterazioni visibili e rilevabili durante gli esami clinici.

Il sintomo è una sensazione espressa dal paziente indicante il convergere di una molteplicità di azioni e reazioni soggettive atte a produrre un’alterata percezione di sé e del proprio corpo in relazione ad uno stato patologico. I sintomi sono riferiti dal paziente nel corso dell’esame clinico e possono essere direttamente espressi come alterazione del personale modo di percepire se stesso da parte del paziente, e/o indirettamente espressi attraverso segni rinvianti ai sintomi osservabili da parte del medico ed indicanti un’anomalia specifica dell’esperienza come l’attenzione, le parole o l’ascolto in risposta di allucinazioni visive e/o acustiche.

Esiste una sostanziale differenza tra  sindrome e  malattia.

Il termine sindrome, in medicina, identifica un insieme di sintomi e di segni caratterizzanti che conducono al riconoscimento di un determinato quadro clinico.

La malattia è una condizione anormale di un organismo causata da alterazioni organiche o funzionali e classificabile secondo una specifica eziologia in un genere che identifica tratti comuni che compromettono la salute del soggetto. Quando un disturbo clinico mostra un’eziologia chiaramente riconoscibile e diagnosticabile si può affermare di essere in presenza di una malattia.

Quando  il disturbo è caratterizzato da una costellazione di segni e di sintomi non riconducibili in maniera diretta e lineare ad una causa patogena evidente, isolabile e univoca, si definisce sindrome.

Il termine sindrome ricorre con particolare frequenza e rilevanza nei disturbi  dove le variabili che concorrono a determinare una forma patologica sono molteplici, eterogenee ed inserite nel modo specifico in cui il soggetto le acquisisce, le compensa e le esprime attraverso la forma del malessere e del disagio.

La condizione della FM viene definita “sindrome” perché presenta contemporaneamente sia segni  (reperti patologici oggettivamente riscontrati dal personale medico) sia sintomi clinici (sensazioni riferite dal paziente).

Spesso questa eterogeneità confonde i percorsi diagnostici rendendo, però, difficile una riconduzione lineare ad una sola causa patogena, evidenziando un quadro morboso che può essere riscontrato anche in altre condizioni cliniche.

La Fibromialgia, però, può essere ragionevolmente definita anche come “malattia”, dal momento che è stata classificata in un genere specifico di pertinenza chiaramente riconoscibile e dal momento che sono stati identificati segni e alterazioni biochimiche che possono accomunare i pazienti in una medesima definizione clinica.